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LIBDEM: il piano di Swinson

"STOP BREXIT" è il titolo del manifesto dei LiberalDemocratici, che per ora si collocano terzi, sperano di sfruttare sia il sentimento anti-Corbyn che l'atmosfera anti-Brexit, offrendo la ferma promessa di revocare l'articolo 50 impedendo alla Gran Bretagna di lasciare l'UE senza un altro referendum.

Conservative - il piano di Johnson

"Get Brexit done", è lo slogan della campagna conservatrice. Il piano di Johnson è quello di portare il Regno Unito fuori dall'UE alla scadenza della proroga Brexit, concedendosi 11 mesi per negoziare un accordo commerciale con Bruxelles.

Alcuni dei problemi della campagna elettorale

Con la Gran Bretagna che si prepara per le elezioni, destinate a determinare il destino della Brexit, i politici devono affrontare un problema per così dire pratico: ossia portare avanti la campagna politica durante l’inverno britannico. Queste sono le prime elezioni che si terranno in dicembre dopo quasi un secolo, e le implicazioni sono varie a partire dall'affluenza potenziale.

L'impatto della proroga all'uscita del regno unito dall'UE continua a farsi sentire

Il nuovo presidente dalla Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha inviato al Primo Ministro Boris Johnson, una missiva, informandolo dell'obbligo legale del Regno Unito di nominare un nuovo commissario europeo, richiedendo una risposta entro il fine settimana. Nella lettera si ricorda anche la promessa del governo di non interrompere il funzionamento dell'UE durante l’estensione al 31 gennaio.

Inizio della campagna elettorale e analisi dei costi Brexit

l primo ministro Boris Johnson e il leader laburista Jeremy Corbyn stanno promettendo importanti cambiamenti politici: Johnson vuole attuare il suo accordo Brexit aprendo l’era del libero commercio e dell'autoregolamentazione; mentre Corbyn pianifica un programma di nazionalizzazione che la Confederazione dell'industria britannica avverte potrebbe costare quasi 200 miliardi di sterline.

Le elezioni invernali sono aperte

I parlamentari hanno nuovamente votato ieri sera acconsentendo ad un'elezione generale il 12 dicembre. I britannici dovranno quindi affrontare una scelta prenatalizia, un voto critico che potrebbe finalmente risolvere la questione Brexit. 

L'UE ha deciso di prorogare la Brexit fino al 31 gennaio 2020

L'UE ha concordato un'estensione della Brexit al 31 gennaio 2020, con l'opzione per il Regno Unito di uscire anticipatamente. Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha infatti affermato che il blocco consentirebbe una cosiddetta "flextension", il che significa che il Regno Unito potrebbe uscire prima della scadenza definita se un accordo fosse approvato dal Parlamento.

Johnson attende la decisione dell'UE per attuare la sua prossima mossa

I piani di Johnson rimangono bloccati nel limbo, mentre i funzionari di Bruxelles discutono se concedere una terza estensione alla Brexit. Molti paesi vogliono concedere al Regno Unito i tre mesi richiesti (fino a Gennaio 2020), ma i francesi, guidati da Macron, stanno forzando per un termine il 15 novembre.