Cosmetici e sicurezza: nessun allarmismo per i consumatori

12/05/2016

Cosmetica Italia interviene per fare chiarezza rispetto ad alcuni messaggi sulla sicurezza dei prodotti cosmetici e dei loro ingredienti veicolati durante la trasmissione Di Martedì andata in onda su La7 lo scorso 10 maggio.

Non ci sono dubbi sulla sicurezza dei prodotti cosmetici quando vengono formulati, fabbricati e commercializzati nel rispetto delle normative europee: tutti i cosmetici disponibili nell’UE devono infatti rispettare il Regolamento 1223/2009, che garantisce la sicurezza dei prodotti e tutela di conseguenza la salute dei consumatori.

Ciascun prodotto cosmetico è sottoposto a una specifica valutazione di sicurezza prima della sua commercializzazione. Questa valutazione prende in considerazione le caratteristiche di ogni singolo ingrediente presente nella formula, le modalità di utilizzo del prodotto, da chi verrà utilizzato e con quale frequenza. In questo modo si riesce a valutare qualsiasi potenziale rischio per la salute del consumatore, compresi quelli rappresentati da specifiche caratteristiche degli ingredienti presenti nel prodotto. Come avvenuto nel corso della trasmissione, si commette quindi una grave scorrettezza e si confonde il consumatore dubitando della sicurezza di un cosmetico sulla base delle caratteristiche dei suoi singoli ingredienti.

L’iter di valutazione della sicurezza di un prodotto cosmetico viene effettuata da un esperto debitamente qualificato, il “valutatore della sicurezza”, secondo le specifiche indicazioni della normativa europea.

Da decenni esiste inoltre un comitato scientifico consultivo indipendente della Commissione europea, il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (CSSC), composto da autorevoli scienziati e ricercatori provenienti da diversi paesi dell’UE, che periodicamente riverifica tutti i dati sulla sicurezza degli ingredienti cosmetici e, se necessario, ne definisce i criteri per il loro uso sicuro.

Quando il CSSC esprime un’opinione in merito all’utilizzo di un ingrediente cosmetico, valuta tutti i dati scientifici disponibili: ciò garantisce un giudizio rigoroso ed equilibrato. Al contrario, i pareri espressi come posizioni personali e senza contraddittorio nel corso della trasmissione appaiono influenzati da aspetti emotivi o da una superficiale conoscenza della materia.

Nel corso della trasmissione sono state messe in discussione alcune sostanze (es. fluoro, fenossietanolo, triclosan, parabeni) ammesse nei cosmetici dalla normativa europea, in quanto giudicate non solo  assolutamente sicure, ma anche utili per finalità igieniche e funzionali.

Nello specifico, il fluoro è stato approfonditamente valutato dal CSSC che ne ha confermato l’assoluta sicurezza anche quando presente nei prodotti per i bambini, se usato correttamente, che nel caso dei dentifrici destinati ai bambini significa seguire le indicazioni  presenti obbligatoriamente in etichetta. Lo stesso Comitato ha inoltre evidenziato che i dentifrici contenenti  fluoro sono efficaci nella prevenzione della carie a tutte le età, anche per i bambini al di sotto dei sei anni.

Anche il Ministero della Salute italiano riconosce l’importanza dell’impiego di dentifrici con fluoro quali indispensabili strumenti di igiene quotidiana capaci di prevenire l’insorgenza delle patologie dentali, con conseguente beneficio anche per il sistema sanitario nazionale. Nelle apposite Linee Guida nazionali del Ministero della Salute[1] si segnala infatti che “Il declino della prevalenza della carie registrato nei paesi industrializzati è stato principalmente attribuito all’incremento della diffusione dei dentifrici fluorati (Marinho et al., 2013; Evans & Dennison, 2009). Il dentifricio fluorato, quindi, rappresenta un mezzo di somministrazione di primaria importanza nella prevenzione della carie (Garrison et al., 2007; Walsh et al., 2010; Wong et al., 2011; Tubert-Jeannin et al., 2011)”.

Il CSSC, sulla base delle informazioni scientifiche disponibili, a marzo 2016 ha ribadito come il fenossietanolo (2-phenoxyethanol) sia sicuro per l’uso come conservante nei cosmetici (anche in quelli per bambini), fino a una concentrazione massima dell’1%.

Anche l’uso del triclosan in dentifrici e saponi per le mani è ammesso dalla normativa europea fino alla massima percentuale dello 0,3% ed è considerato sicuro dal CSSC. I parabeni sono invece accuratamente disciplinati dalla normativa in vigore e il loro impiego è stato ancora recentemente giudicato sicuro dal CSSC.

Al sito www.abc-cosmetici.it, voluto dall’associazione nazionale delle imprese cosmetiche per instaurare un contatto diretto con consumatori e utenti, sono affidati informazioni e approfondimenti per meglio conoscere i prodotti cosmetici e il loro utilizzo.

[1] Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva -Novembre 2013 (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2073_allegato.pdf)

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