Divieto di utilizzo di microsfere di plastica nei cosmetici a partire dal 2020: l’industria cosmetica ne ha già ridotto volontariamente l’impiego dell’82%

20/12/2017

Cosmetica Italia interviene sull’approvazione da parte della Commissione di Bilancio della Camera dell’emendamento che introduce il divieto di utilizzo di microsfere di plastica nei cosmetici da risciacquo[i] esfolianti e detergenti, a partire dal 2020.

L’associazione nazionale delle imprese cosmetiche ricorda di essere impegnata già da alcuni anni nella progressiva sostituzione e conseguente eliminazione dei microbeads[ii] impiegati in questi prodotti, condividendo tutti gli obiettivi europei e globali finalizzati a ridurre significativamente la quantità di rifiuti marini in plastica (derivanti sia da micro che da macro plastiche).

Nello specifico, l’emendamento appena approvato ripropone quanto già indicato nella raccomandazione pubblicata nel 2015 da Cosmetics Europe (associazione europea dell’industria cosmetica), che invitava le aziende associate a interrompere volontariamente entro il 2020 l’uso di particelle solide in plastica, non biodegradabili nell’ambiente marino, utilizzate nei prodotti da risciacquo esfolianti e detergenti.

Inoltre, per una corretta informazione al pubblico, Cosmetica Italia ricorda che prove scientifiche dimostrano che l’apporto di microplastiche derivanti da cosmetici sul totale dei frammenti in plastica varia dallo 0,1% fino ad un massimo dell’1,5%[iii], rappresentando un contributo decisamente minore e limitato in confronto ad altre fonti[iv].

Nonostante ciò, le aziende cosmetiche si sono rese protagoniste di iniziative volontarie che, tra il 2012 e il 2016, hanno già portato a una diminuzione dell’82% nell’uso di microbeads nei cosmetici da risciacquo esfolianti e detergenti.

Alla luce dei risultati già registrati, è possibile prevedere di soddisfare quanto stabilito dalla raccomandazione con largo anticipo rispetto alla scadenza del 2020, grazie alla sola autoregolamentazione delle aziende dell’industria cosmetica.

Al sito www.abc-cosmetici.it, voluto dall’Associazione nazionale delle imprese cosmetiche per instaurare un contatto diretto con consumatori e utenti, sono affidati informazioni e approfondimenti per meglio conoscere i prodotti cosmetici e il loro utilizzo.

Per saperne di più: http://www.abc-cosmetici.it/sotto-i-riflettori/microplastiche-nei-cosmetici/

[i] S’intendono prodotti da risciacquo (wash-off) i cosmetici di cui è prevista l’eliminazione con acqua poco tempo dopo l’uso, ad esempio sotto la doccia o nella vasca da bagno.

[ii] Un microbead è una particella solida, in plastica, di dimensioni < 5 mm, insolubile in acqua intenzionalmente inserita in un cosmetico da risciacquo con finalità esfolianti o detergenti.

[iii] Gouin et al 2015, “Use of Micro-Plastic Beads in Cosmetic Products in Europe and Their Estimated Emission to the North Sea Environment”.

[iv] Essel, R., et al, “Sources of microplastics relevant to marine protection in Germany”, Texte 64/2015, Project No. 31969, Report No (UBA-FB) 002147/E (2015), Federal Environment Agency (Germany) ; Lassen, C., et al., “Microplastics – Occurrence, effects and sources of releases to the environment in Denmark”, Draft final report (2015), Danish Ministry of the Environment – Environmental Protection Agency (Denmark); Duis and Coors, Environ Sci Eur (2016) 28:2 “Microplastics in the aquatic and terrestrial environment: sources (with a specific focus on personal care products), fate and effects” Study to support the development of measures to combat a range of marine litter sources, Report for the European Commission DG Environment, 29th January 2016, Prepared by EUNOMIA.

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