2010/29 Vademecum sull'applicazione delle norme sul "Made in" e "Made in Italy"
Guida Unipro per aiutare ed orientare le scelte operative delle singole imprese in materia di indicazione d'origine.
Guida Unipro per aiutare ed orientare le scelte operative delle singole imprese in materia di indicazione d'origine.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana n. 37 del 15 febbraio 2010 il DLgs 25 gennaio 2010, che recepisce nel nostro paese la Direttiva della Commissione europea 2007/45/CE che liberalizza le gamme di quantità nominali nel confezionamento di cosmetici.
Nuovo logo per i prodotti agricoli biologici, campagna della Commisione sull'uso dei lettini solari, aggiornamento sul RAPEX China, disposizioni ambientali in Francia, nuove norme nella Repubblica Popolare Cinese.
Pubblicata la Legge 166/2009 di conversione del D.L. 135/2009 che, all'art. 16 reca la disciplina del "Made in Italy e prodotti interamente italiani", preceduta, di qualche giorno, da una circolare esplicativa del MISE.
Nuovamente modificate le disposizioni per l'indicazione di origine dei prodotti.
Informazioni circa la recente Legge italiana sul "Made in" e le discussioni in corso sulla sua revisione o sospensione come auspicato dall'industria.
Sul sito web di Unipro è disponibile l'aggiornamento del quaderno con i nuovi riferimenti legislativi.
Aggiornamenti su nuovo Regolamento cosmetico, quesiti posti a SCCS, consultazioni pubbliche, assemblea generale Colipa, IPPC, small business act e RAPEX
Le “Linee guida per la predisposizione delle schede informative dei prodotti cosmetici”, attualmente disponibili sul sito di Unipro nella loro versione del 2004, chiariscono che tutti i
prodotti cosmetici, anche quelli destinati ad un uso professionale, non sono soggetti all’obbligo di possedere schede di sicurezza in 16 punti: “I prodotti cosmetici allo stato finito…sono
esplicitamente esclusi dal campo di applicazione del D.Lgs. 14 marzo 2003, n. 65, sui preparati pericolosi. La realizzazione delle schede di sicurezza in 16 punti, prevista in conformità al
Decreto 7 settembre 2002 per le sostanze ed i preparati pericolosi destinati agli ambiti di utilizzo professionale al fine di informare il lavoratore in relazione ai rischi per l’uomo e per l’ambiente derivanti da una loro non corretta manipolazione, non è pertanto obbligatoria per nessun prodotto cosmetico finito
Pubblicata sulla GUUE L 247 del 21 settembre 2007 la Direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 settembre 2007, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati