Barometer farmacia 2023: l’opinione del cliente della farmacia tra nuovo ruolo e centralità del digital

20/06/2023

Da anni Doxa Pharma realizza il Barometer Farmacia, una ricerca annuale su un campione rappresentativo dei farmacisti privati italiani. Quest'anno abbiamo pensato di concentrare l'attenzione sul cliente della farmacia, da qui un'importante ricerca su un campione di 2.000 persone che sono state in farmacia almeno 2 volte nel corso degli ultimi 3 mesi.

Cosa è emerso da questa ricerca? Gli aspetti più rilevanti, nella relazione tra fotografia e attese, sono le conseguenze della fase dell'emergenza Covid. E così, sempre di più, 2/3 degli italiani non si reca solo in una farmacia, ma sceglie in base anche alla professionalità, all'affidabilità, alla capacità di consiglio del farmacista.

Si tratta allora di una farmacia che non viene più vista soltanto con una centralità distributiva: per il 70% del campione, nella scelta della farmacia più rilevante conta la competenza del personale e la relativa capacità di consiglio, ma anche la disponibilità di servizi, dai check up alla prenotazione di esami e ricoveri, ai veri e propri test e screening preventivi.

Ma c'è di più: la ricerca ci dice che, grazie al digital e alla sua diffusione, significativa è l'attesa per una presenza del farmacista in link con la sanità del territorio. Oltre il 50% degli intervistati attribuisce, infatti un’importanza elevata alla relazione tra farmacia e sanità del territorio. Parliamo di medici di famiglia ma anche di specialisti. Inoltre, da una ricerca parallela di Doxa Pharma per l’Osservatorio del Politecnico sulla sanità digitale, sappiamo che molti sono i servizi erogabili dalla farmacia, dai check up alla telemedicina, fino alla presenza di fisioterapisti e nutrizionisti. Tutto questo è veicolabile tramite una significativa presenza digitale della farmacia stessa.

Stiamo parlando in parte di aspettative, infatti il voto medio sulla situazione attuale, in termini di capacità della propria farmacia di riferimento di essere parte anche della sanità del territorio, è 6,2 ma i desiderata arrivano a 7,8. Un gap sul quale lavorare per costruire un nuovo profilo di farmacia dove fondamentali sono gli interventi di formazione del personale sulla capacità di consiglio (per il 54% degli intervistati), ma anche sull’utilizzo di servizi e strumenti di diagnosi (lo pensa il 52%), fino alla connessione diretta medico-farmacia-paziente anche tramite app (lo pensa il 50%).

Quanto questa fotografia si sovrappone con il percepito dei farmacisti? L’ultima edizione del Barometro Farmacia di Doxa Pharma, condotta nel maggio dell’anno scorso, evidenziava ancora, ad esempio, percentuali significative di farmacisti (quasi il 20% del campione) che si auto-classificavano come farmacia drugstore, dove ci si affida quasi integralmente all’articolazione di prodotto e dove, di conseguenza, è più forte la concorrenza dell’online.

Per il cliente, la farmacia drugstore è vista, come la farmacia tradizionale, molto lontana dal modello auspicato, che è invece definibile, per circa la metà degli intervistati, come una farmacia consulenza-consiglio integrata a pieno titolo in un modello positivo di sanità del territorio. La strada però è avviata. Lo pensa la maggioranza delle persone intervistate.

È indubitabile il ruolo della fase di emergenza Covid, dove molti italiani hanno “scoperto” un ruolo a 360° per la farmacia italiana, e in particolare per la propria farmacia di riferimento.