Biologico:
keyword del consumatore e claim in Italia

22/08/2016

Il mercato biologico è in forte espansione. Secondo le stime Ismea, nel 2015, i consumi a livello nazionale, food e non food, sono stati di oltre 2,4 miliardi di euro. Proiettando i dati Ismea è possibile stimare il mercato biologico non alimentare nella GDO a 296 milioni di euro nel 2015 con quasi sei punti percentuali di allocazione delle vendite nel canale farmacia ed erboristeria.

Con riferimento al mercato cosmetico, il biologico segue un trend del tutto analogo al mercato bio generale (alimentare e non), come è dimostrato dall’interesse dei naviganti del web nei confronti dei prodotti cosmetici a connotazione biologica, secondo le analisi di Google Trend.

Infatti nel corso degli anni, tra le parole chiave del comparto cosmetico, hanno assunto un ruolo sempre più importante i riferimenti al mondo del naturale, e con essi il biologico.

Si ha quindi, sia dal lato offerta che dal lato domanda, un interesse generale al naturale, compreso il mondo bio. Emerge anche da parte degli operatori del mercato cosmetico, intervistati dal Centro Studi, un’importanza sempre più marcata nei prossimi anni del green, tra cui naturale, biologico e sostenibilità. Anche l’analisi svolta con il database GNPD di Mintel avvalora questo fenomeno. A livello di lanci di prodotti cosmetici, si assiste a un ciclico ma progressivo aumento di prodotti messi sul mercato con attenzioni sempre più dedicate alle categorie shampoo, saponi liquidi, deodoranti e fragranze donna. Nella tabella che segue, in grassetto, i pesi % di categoria più dinamici.

Attraverso la banca dati Biobank si è ulteriormente entrati nel dettaglio, analizzando, nel nostro territorio, la distribuzione delle aziende produttrici anche di prodotti cosmetici biologici.

Si nota come nell’area centro-settentrionale dell’Italia ci sia la concentrazione maggiore di questa tipologia di aziende. Le prime quattro regioni, raggruppano il 63% delle aziende produttrici di cosmetici biologici, la sola Lombardia ne detiene il 24%, seguono Emilia-Romagna (15%), Toscana (13%) e Veneto (12%). Le province di Milano, Bologna e Torino, detengono la maggiore concentrazione di aziende in campo bio.