Coronavirus: effetti sui fatturati delle imprese cosmetiche
quinta indagine flash (23-27 marzo)

06/04/2020

Prosegue il monitoraggio delle ripercussioni dell’emergenza Coronavirus sull’economia attraverso la rilevazione flash settimanale.

Si propongono le indicazioni emerse nella quinta rilevazione flash:

  • La rilevazione risente inevitabilmente del blocco di molte attività per effetti dei DPCM per contrastare il contagio, e per chiusure volontarie: frenata dei consumi in generale e adeguamento delle attività produttive. Importanti primi casi di riconversione.
  • Contrazione delle esportazioni con scenari in evidente contrasto: mercati fermi, riapertura della Cina, di Singapore e alcuni paesi Arabi
  • Aumenta, con ritmi molto meno dinamici, il consumo di prodotti igiene corpo, in forte riduzione make-up, blocco dei prodotti professionali e prodotti lusso
  • Andamenti disomogenei, tendenzialmente molto negativi, nella produzione conto terzi: chi ha ordini in evasione accelera le procedure, negative le pianificazioni e gli approvvigionamenti. Preoccupano le cancellazioni di ordini e la dilatazione termini di pagamento
  • Nuove criticità: annullamenti ordini, concorrenza estera sui mercati di sbocco, difficoltà di pianificazione.
  • Atteggiamenti reattivi: congelamento crediti e assistenza ai canali
  • I commenti degli imprenditori confermano le preoccupazioni per le chiusure in Italia, le difficoltà di pianificazione e le dilatazioni dei pagamenti. Cancellazione ordini da molti paesi. Perdite importanti anche per coloro che servono il mass market e le farmacia. Molti diversificano con le vendite online. Crisi delle filiere di produzione, tranne coloro che riconvertono in prodotti igienizzanti. Preoccupazioni per una ripresa che si annuncia difficile e non immediata. Sicuramente occorrerà fronteggiare le modificate attitudini di consumo.
  • Sul fronte dei consumi tengono sempre meno i prodotti per igiene corpo, anche se le limitazioni della distribuzione in Italia condizionano gli acquisti. A livello mondiale si stima nell’anno un calo della domanda di cosmetici intorno al 25%
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