Congiunturale 2015 - primo semestre

20/07/2015

Per il settore della cosmetica, il 2015 è iniziato con un generalizzato miglioramento degli indicatori economici, come viene evidenziato dalla rilevazione congiunturale online del Centro Studi sui dati preconsuntivi del primo semestre e sulle previsioni relative al secondo semestre 2015.

Sicuramente colpisce la ripresa del mercato interno, che negli ultimi esercizi, pur non essendo condizionato più di tanto dalla crisi, aveva rallentato lo sviluppo soprattutto in termini di valore monetario. Trova conferma l’analisi proposta nell’ultimo Beauty Report 2015, che assegna ai consumatori nazionali l’incorporazione "compiuta" della crisi e sottolinea che anche per le imprese italiane è in corso l’incorporazione delle difficoltà e delle trasformazioni avvenute nel settore, grazie al consolidamento dei comportamenti e del "pensiero" imprenditoriale.

Proiettando le indicazioni e il sentiment delle imprese associate, alla fine dell’anno si stima che il valore del mercato sarà superiore ai 9.400 milioni di euro, con una lieve ma positiva inversione, registrata sia sui valori che sulle quantità. La previsione generale, oltre che dalla minore sofferenza dei canali professionali, è ancora condizionata dal calo del canale profumeria, anche se sembra rallentare la velocità di caduta rispetto ai precedenti esercizi; inoltre il mass-market, con le doverose attenzioni alle sue differenti tipologie, segna andamenti nuovamente positivi.

Per effetto di un’ulteriore dinamica delle esportazioni, il fatturato globale del settore, vale a dire il valore della produzione, supererà i 9.600 milioni di euro, con una crescita di tre punti percentuali, ancora una volta favorito dalla competitività dell’offerta italiana sui mercati esteri. Il valore delle esportazioni toccherà a fine 2015 i 3.600 milioni di euro, con una crescita stimata di otto punti percentuali.

Il settore cosmetico italiano conferma la sua natura anelastica, anticipando una ripresa che altri mercati nazionali ancora faticano a registrare. Questo avviene in un momento, tra l’altro, in cui sono in corso importanti trasformazioni, sia a livello di proposte produttive, sia a livello di canali e mercati, sia a livello di consumatori finali, sempre più portati a scelte individuali, consapevoli e mirate.