Congiunturale 2021 - secondo semestre

24/02/2022

L'andamento congiunturale a cavallo dell'inverno 2021 conferma la reattività dell'industria cosmetica nazionale che si proietta verso il completo recupero dei livelli di fatturato antecedenti la pandemia: infatti, nel 2019, il fatturato delle imprese cosmetiche superava di poco i 12 miliardi mentre le stime elaborate in questi giorni prevedono una chiusura del 2022 prossima ai 12 miliardi e 500 milioni di euro. Inevitabilmente, il confronto con periodi precedenti è condizionato dai picchi e dalle attenuazioni del contagio da Covid-19, cui si aggiungono in questi ultimi mesi le fortissime tensioni sui costi delle materie prime e l’aumento dei costi energetici che condizionano pesantemente sia industria che mercato. In occasione della precedente analisi congiunturale, erano state evidenziate situazioni di incertezza ma anche di opportunità, legate alla ripresa e agli indicatori economici in sostanziale crescita. Oggi, pur registrando un incremento a fine anno significativo, si segnalano, a cavallo della fine 2021 e l’inizio 2022 importanti segnali che stanno affliggendo gli operatori del settore, come confermato dall’elaborazione dei questionari proposti al Centro Studi alle imprese associate. Questo spiega la difficoltà che, nell’analisi dei dati relativi al secondo semestre 2021 e le previsioni per il primo semestre del 2022, si è incontrata nel definire la media degli andamenti nei singoli canali e quindi nelle considerazioni generali per l’intero comparto. Analoghe considerazioni riguardano l’export, prontamente ripreso nel 2021, con una crescita di 13 punti percentuali, anche se i livelli pre-pandemici si toccheranno solo alla fine del 2022. Una ulteriore conferma della capacità di reazione e di adattamento alle nuove realtà, sia di consumo che di produzione, arriva dalla indagine che quest'anno è stata condotta per comprendere il profondo cambiamento delle catene di approvvigionamento e produttive in termini economici, sociali e ambientali. Tra i vari fenomeni analizzati emerge il cosiddetto backshoring, espressione dell’accorciamento della filiera, sia in termini geografici che di intermediari coinvolti, chiaro esempio della capacità di adattamento dell’intera filiera produttiva dei cosmetici.
Una volta di più si confermano quindi quelle caratteristiche dell'industria cosmetica italiana che hanno contribuito alla sua affermazione nei mercati internazionali. Dalla resilienza, alla costante attenzione agli investimenti in innovazione e, soprattutto in questi ultimi esercizi, alla capacità di intercettare le nuove modalità di acquisto e le nuove abitudini dei consumatori, le imprese cosmetiche italiane stanno confermando quella atavica capacità di superamento delle difficolta congiunturali e di scenario economico che la rendono una eccellenza nell'intero panorama del made in Italy.

 

Durante l'incontro, sono stati proposti i seguenti interventi:

  • Renato Ancorotti, Presidente Cosmetica Italia - Indagine congiunturale: mercato e industria cosmetica
  • Gian Andrea Positano, Responsabile Centro Studi Cosmetica Italia - Nuove realtà e opportunità oltre le criticità di scenario
  • Giovanni Foresti, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo - La cosmetica italiana e le sfide dell’attuale scenario macroeconomico