Il mercato cosmetico in Italia tra il 2019 e il 2020

16/10/2020

I canali di distribuzione di prodotti cosmetici durante il lockdown hanno sofferto pesantemente per le chiusure obbligatorie di alcuni settori professionali e per la scarsa frequentazione dei consumatori in generale.

Il repentino cambio delle abitudini di acquisto ha generato una serie di nuovi comportamenti e opzioni di consumo che probabilmente si ripercuoteranno anche il futuro: dalla dilatazione della beauty routine, alla maggiore attenzione ai concetti di cosmetici green e sostenibili, alla cresciuta sensibilità verso concetti di sicurezza (safe beauty).

Infatti, la fotografia dei consumi di cosmetici in Italia registra una contrazione nel confronto tra il 2019 e il primo semestre del 2020: nei primi sei mesi di quest’anno i consumi ammontano a 4.670 milioni di euro, con un calo di dodici punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019; la previsione per fine anno vedrà n valore prossimo ai 9.600 milioni di euro (-9,3%).

La canalizzazione del mercato cosmetico di quest’anno è il risultato di nuovi equilibri: ad eccezione dell’e-commerce, con una crescita del 38,8%, solo mass market e farmacia compensano parzialmente la contrazione poiché canali di accesso anche a beni di prima necessità.

Secondo la stima che si registrerà  a fine anno, il sorpasso storico della farmacia sulla profumeria, è il segnale più forte delle nuove abitudini.

Infatti, se nel 2019 la profumeria era il secondo canale per valore degli acquisti di  cosmetici, nel 2020 la quota di consumo di oltre 19 punti percentuali è cannibalizzata dalla farmacia, portando la profumeria al 16,4%. Di particolare interesse il peso delle vendite online che dal 4,7% saranno prossime al 7%. Anche la grande distribuzione rafforza la concentrazione degli acquisti di cosmetici grazie alle formule distributive dei discount e del libero servizio.

Anche a livello di famiglie di prodotto cambia lo scenario tra il primo semestre 2020 e lo stesso periodo dell’anno precedente. La profumeria alcolica perde posizioni nella classifica, per valore dei consumi, a favore dei prodotti per la cura dei capelli, igiene orale e prodotti per il trucco. Se il lockdown incide negativamente sul consumo di solari e parzialmente sul trucco labbra, si registra la performance positiva di tinture e saponi.