I prodotti legati alla cura del viso sposano da sempre claim che contrastano gli inestetismi e la perdita di elasticità del tessuto cutaneo che porta all’invecchiamento. Il nuovo posizionamento dei claim favorisce l’accettazione della propria immagine: la nuova parola d’ordine è valorizzare anziché nascondere.
Durante la fase di uscita dalla pandemia, l’evento bellico in Ucraina ha dato libero sfogo alle iniziali pressioni sui costi delle materie prime del 2021 con rincari che non hanno precedenti nel dopoguerra, fatta forse eccezione per quelli della crisi petrolifera degli anni 70.
La narrazione legata al cosmetico non gravita solo intorno all’essenzialità e alla risposta di bisogni di prima necessità in cui domina la leva prezzo.
Nelle stime di fine anno, i valori di fatturato saranno di 1,5 miliardi di euro più alti dei livelli del 2022 e di ben 2,7 miliardi in più rispetto ai livelli pre-crisi raggiungendo un valore pari a 14,8 miliardi di euro e una crescita prevista a fine 2023 di quasi 11 punti percentuali.
Ogni anno BEAUTYSTREAMS, tra i principali punti di riferimento per l’industria della bellezza, presenta le sue previsioni complete attraverso i Beauty Movements, offrendo una prospettiva approfondita sui cambiamenti dei consumatori destinati a influenzare anche l’industria della bellezza nei prossimi tre anni.
La rilevazione di Human Highway, a cavallo della primavera 2023, propone interessanti scorci di analisi per le vendite online.
Nel 2022 l’export registra un pieno recupero dei livelli pre-Covid, con un valore pari a 5.851 milioni di euro, in crescita di 18,5 punti percentuali. Anche il valore consuntivo che riguarda i dati in quantità è positivo: la crescita è più contenuta a seguito del rincaro dei prezzi ma comunque con segno “+” pari al 4,5%.
Il consumatore dell’era post-pandemia ha profondamente cambiato abitudini, attitudine e valori nell’acquisto e consumo di cosmetici. L’ultimo studio proposto dall’Associazione sul comportamento d’acquisto di cosmetici da parte degli italiani risale a quasi dieci anni fa. Partendo da queste premesse, è nata l’esigenza di mappare la nuova beauty routine e le relative peculiarità.
Gli effetti della crisi da Covid-19 hanno avuto forti ricadute sugli scambi commerciali di molteplici settori del manifatturiero e, ad oggi, i valori pre-crisi sono compensati solo da alcuni comparti.
Durante i lockdown alcune tipologie di cosmetico, come fragranze, trucchi per il viso, prodotti solari, abbronzanti e protettivi per le labbra e per il corpo hanno subito forti contrazioni nei consumi.
