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Il nuovo concetto di lusso

I prodotti premium possono essere apparentemente in conflitto con le nuove accezioni legate alla sostenibilità. La comunicazione dei brand verte sul concetto del less is more: la riduzione dei costi e dell’impatto sull’ambiente non è una limitazione dell’esperienza, ma una valorizzazione dell’appartenenza a un disegno unitario in cui dare il proprio contributo e messaggio alla società.

L’impiego di energia nell’industria cosmetica

I maggiori costi dovuti all’aumento dei prezzi delle commodities, gravano in misura importante sull’industria cosmetica italiana.

Complessivamente, nella lettura aggregata dei bilanci delle imprese cosmetiche, l’incidenza dei costi di produzione sul fatturato del comparto è pari al’86% e, considerato l’aumento dei soli costi legati alla fornitura di energia del 330%, l’aumento generale sulla produzione di cosmetici è di oltre 4 punti percentuali.

Il packaging sempre più attento al consumatore e all’ambiente

Il dialogo tra brand e consumatori verte in misura sempre più rilevante sul tema generale dell’impatto ambientale, declinato anche nei microtemi delle emissioni zero e dei prodotti riciclati e riciclabili.

Il packaging gioca un ruolo fondamentale nei diktat del mercato, a cui viene richiesta, oltre alla facilità d’utilizzo, un sistema di erogazione del prodotto che eviti gli sprechi e, soprattutto, che sia facilmente smaltibile nei singoli elementi che lo compongono.

Il consumatore del 2030

Raccontare le abitudini e i driver che alimenteranno gli acquisti di cosmetici nel post pandemia è un esercizio complesso, in quanto il consumatore appare oggi fortemente disorientato dallo scenario in continua evoluzione, sia per quanto riguarda i nuovi lanci di cosmetici e le start-up che fanno il loro ingresso sul mercato, sia per le formule distributive che ne veicolano l’offerta.

I primi mesi del 2022 tra incertezza e rincari

Il 2021 ha evidenziato i primi segnali di recupero ai livelli pre-crisi, ma nel secondo trimestre 2022 lo scenario per l’Italia manifesta ancora criticità (dopo il - 0,2% del PIL nel primo trimestre) dovuto al proseguire del conflitto in Ucraina. Infatti, i dati di aprile e maggio confermano il sommarsi dei rincari delle commodity, oltre che la scarsità di materiali.

La ripresa del canale profumeria

Il mercato cosmetico nazionale, a fine 2020, ha subito una contrazione dei consumi del 9,6%, perdendo oltre un miliardo di euro rispetto al periodo pre-crisi.